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Impianto dentale. 10 domande frequenti (FAQ) con le risposte del dentista

L’impiantologia dentale è una metodologia molto diffusa per sostituire denti mancanti. Ma in caso di impianto dentale domande e dubbi sono sempre molti. In questo post abbiamo deciso di raccoglierei i dubbi e le domande frequenti che i nostri pazienti ci pongono riguardo agli impianti dentali.

1. Come funziona un impianto dentale

Un impianto dentale è una protesi utilizzata per sostituire uno o più denti naturali mancanti. L’impianto dentale è composto da una vite realizzata in titanio che sostituisce la radice del dente nell’osso. Sopra la vite viene inserita una capsula in ceramica che riproduce perfettamente il dente naturale.

2. Quanto tempo ci vuole per mettere un impianto dentale?

In caso si debba ricorrere ad un impianto dentale domande sui tempi preoccupano spesso i pazienti perchè attendere molto significa dover sopportare anche a lungo la mancanza di denti con ripercussioni estetiche e sociali, oltre che sulla masticazione.

La risposta però non può essere una sola perchè i tempi per avere un impianto dentale possono variare in base alla situazione personale ed alla tecnica utilizzata, cambiando sia il numero di sedute necessarie che i tempi di attesa fra una seduta e l’altra.

La fase chirurgica di inserimento dell’impianto, cioè della vite nell’osso, dura in genere da pochi minuti fino ad un’oretta circa.

Non sempre però è possibile inserire subito l’impianto. Nei casi in cui l’osso non sia sufficiente a garantire un buon risultato, sarà necessario procedere prima ad un intervento di rigenerazione ossea per ristabilire una quantità di osso adeguata a supportare la vite. I tempi di rigenerazione ossea sono variabili e dipendono dall’entità della carenza iniziale, ed oscillano in genere fra i 3 ed i 6 mesi.

Una volta inserita la vite con la tecnica di implantologia tradizionale è necessario attendere circa due mesi, affinchè l’osso intorno alla vite si sviluppi e aderisca alla superficie implantare, grazie al processo noto come osteointegrazione.
Trascorso questo tempo sarà possibile inserire la capsula di ceramica definitiva.

3. Cos’è l’implantologia a carico immediato?

In taluni casi è possibile accorciare questi tempi utilizzando la tecnica dell‘implantologia a carico immediato che permette di inserire la corona e la vite durante la medesima seduta, accorciando notevolmente i tempi.

Per quanto riguarda l’implantologia post-estrattiva, in seguito cioè all’estrazione di un dente, si possono distinguere casi in cui l’impianto può essere immediatamente inserito dopo l’estrazione, nella sede lasciata vuota dal dente estratto, e casi in cui invece è necessario attendere la guarigione per inserire la nuova radice.

4. Cos’è l’implantologia computer guidata

L’implantologia computer guidata permette l’inserimento di impianti dentali con l’aiuto di moderne tecnologie e software che simulano l’intera l’operazione chirurgica, accorciando i tempi e con estrema precisione.

Ecco come funziona:
Una moderna TAC 3D consente di generare un’immagine tridimensionale del cranio estremamente accurata. Le radiazioni sono acquisite da un sensore digitale ed inviate al computer. Un software elabora le immagini acquisite e permette di pianificare l’intervento chirurgico al computer.

5. Esiste il rigetto negli impianti dentali?

Il rischio di rigetto negli impianti dentali praticamente non esiste. Eppure parlando di impianto dentale domande sul rigetto sono fra le più frequenti.
Tuttavia se l’impianto è eseguito correttamente, rispettando i necessari tempi di guarigione, il rigetto è un evento davvero remoto

Questo perchè il titanio, utilizzato per le viti, è un materiale con un’ottima biocompatibilità con casi di allergia estremamente rara e prossima allo zero.

Nonostante questo possono insorgere delle complicazioni dovute non tanto al materiale usato ma alla presenza di batteri e infezioni nel cavo orale. In questi casi sporadici, l’osteointegrazione potrebbe non andare a buon fine e il corpo rigettare l’impianto. In questi casi si dovrà quindi procedere a rimuoverlo e aspettare la guarigione prima di poterlo nuovamente inserire.

6. L’impianto dentale si può ammalare?

Gli impianti dentali, come i denti naturali, possono subire l’azione negativa dell’accumulo di placca e tartaro, generando così mucosite, ovvero l’infiammazione della gengiva, o perimplantite, l’infiammazione dell’osso intorno all’impianto. In questi casi il rischio è quello di perdere l’impianto.

Per questo motivo è di estrema importanza che il paziente, una volta fatto l’impianto dentale, si sottoponga a visite periodiche di controllo e igiene orale e curi con attenzione la propria igiene orale domiciliare.
Il rischio di complicanze è più elevato nei pazienti affetti da parodontite.

7. Quanto dura un impianto dentale?

Quando un paziente si appresta a mettere un impianto dentale domande sulla sua durata sono giustamente fra le prime. Per fortuna la risposta è generalmente molto positiva.

La durata media di un impianto dentale si attesta sui 10/15 anni.
In realtà un corretto mantenimento può allungare ulteriormente la vita di un impianto dentale che può anche durare tutta la vita.
D’altro canto esistono fattori che al contrario possono ridurne la durata. I fattori di rischio sono legati principalmente alla cattiva igiene orale. Placca e tartaro possono far ammalare di perimplantite i tessuti che sostengono l’impianto, causandone la perdita precoce.

Per il buon mantenimento di un impianto dentale è fondamentale unire una corretta igiene domiciliare a controlli periodici e igiene orale professionale dal proprio dentista.

8. Posso mettere l’impianto se ho la parodontite?

Si, anche nei pazienti con una “storia di parodontite” è possibile mantenere con successo gli impianti dentali nel tempo. Nei pazienti con parodontite è necessario trattare la malattia prima dell’inserimento degli impianti e mantenerla sempre sotto controllo attraverso uno specifico programma di visite e igiene professionale periodica, in aggiunta all’igiene domiciliare. Leggi di più per approfondire il nesso fra impianti dentali e parodontite.

9. Perchè il mio impianto si muove?

Se si ha la sensazione che un impianto dentale non sia ben saldo e si muova la prima cosa da fare, senza perdere nemmeno un minuto, è contattare il proprio dentista per una visita.

In questi casi infatti le cause potrebbero in una componente dell’impianto stesso oppure, più preoccupante un principio di perimplantite. Se i batteri attaccano i tessuti e l’osso che sostengono l’impianto, il rischio è di perderlo. Per questo è importante rivolgersi subito al proprio dentista in modo che possa valutare tempestivamente le cause del movimento e porvi rimedio prima che sia troppo tardi.

10. Dove mettere un impianto dentale a Firenze?

Se stai cercando un dentista a Scandicci per mettere un impianto dentale, puoi rivolgerti allo studio dentistico Scarlatella a Scandicci per una visita conoscitiva. Per ottenere un preventivo per un trattamento di implantologia è importante effettuare una visita accurata. Una volta acquisite tutte le informazioni viene concordato il piano di trattamento più adeguato, e grazie alle moderne strumentazioni dello studio dentistico Scandicci ed alla chirurgia computer guidata è oggi possibile affrontare anche i casi più complessi nella maniera più efficace, rapida e meno invasiva .

Studio Dentistico Scarlatella
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